GemellarteOff 2020: il cinema francese racconta i giovani e le città
Appuntamento ogni giovedì, dal 1° al 22 ottobre, al Caos – Centro arti opificio Siri di Terni con GemellarteOff, rassegna gratuita di film in lingua francese sottotitolati in italiano messi a disposizione dalla piattaforma dell’Institut francais – If Cinema.
Nel segno del rapporto fra città, giovani e ambiente
Dopo il grande successo di pubblico delle edizioni tenutesi a maggio e a settembre 2019, torna GemellarteOff, rassegna gratuita di film in lingua francese sottotitolati in italiano messi a disposizione dalla piattaforma dell’Institut francais – If Cinema.
Per tutto il mese di ottobre, la Sala dell’Orologio del Caos – Centro arti opificio Siri di Terni ospiterà le proiezioni, ad ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria in ossequio alla normativa Covid-19 (quindi con posti limitati).
Appuntamento il giovedì, alle ore 18, con alcune uscite del cinema francese, tutte accomunate dallo sguardo sulle città, le nuove generazioni e il rapporto con l’ambiente.
Si comincia il 1° ottobre, con ‘L’heure de la sortie’, per la regia di Sébastien Marnier, thriller psicologico nato come adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da Christophe Dufossé, che porta sullo schermo l’impenetrabilità del mondo adolescenziale. Vincitore del Prix du Jury International Myfff – MyFrenchFilmFestival 2020.
Si prosegue l’8 con ‘Continuer’, ispirato al romanzo omonimo di Laurent Mauvignier, western contemporaneo che mette in scena un teso faccia a faccia tra una madre e suo figlio, diretto da Joachim Lafosse.
Il 15 tocca a ‘Derniers jours à Shibati’, di Hendrick Dusollier, documentario dedicato a Shibati, l’ultimo vecchio quartiere della città più grande della Cina, Chongqing, sul punto di sparire.
La rassegna 2020 si conclude il 22, dando spazio, come consuetudine, ad un classico del cinema francese. Si tratta di ‘Pickpocket’, pellicola del 1959 con la regia di Robert Bresson, noto in Italia con il titolo di ‘Diario di un ladro’. Al centro la storia di un giovane studente che, prima per necessità poi per vocazione, pratica l’arte del borsaiolo fin quando Jeanne cambia la sua vita e gli indica la via del travagliato riscatto.
A presentare e a commentare i film in programma saranno la giornalista Sara Michelucci e Fabrizio Borelli, regista, fotografo e presidente di X-Frame Aps.
L’iniziativa è realizzata da Gn Media in collaborazione con l’Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia, Macchine celibi, il Caos – Centro arti opificio Siri e X-Frame Aps.
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
Giovedì 1° ottobre
Caos – Sala dell’Orologio
Ore 18
L’heure de la sortie
Regia di Sébastien Marnier
2017
Quando Pierre Hoffman, giovane insegnante, è ingaggiato nel prestigioso collegio di San Giuseppe, avverte, nella sua classe, un’ostilità diffusa e una sottile violenza. È perché il loro insegnante di francese è appena saltato fuori dalla finestra nel bel mezzo della lezione? Perché sono una classe pilota di ragazzi dotati? Perché sembrano terrorizzati dalla minaccia ecologica e hanno perso ogni speranza per il futuro? Dalla curiosità all’ossessione, Pierre cercherà di comprendere i loro segreti.
Il film è basato sul romanzo di Christophe Dufossé.
Giovedì 8 ottobre
Caos – Sala dell’Orologio
ore 18
Continuer
Regia di Joachim Lafosse
2018
Sibylle, una madre divorziata, non sopporta più di vedere il figlio adolescente sprofondare in una vita violenta e priva di significato. Per spingere il giovane Samuel su una strada diversa, la donna intraprende con lui un lungo viaggio a cavallo attraverso il Kirghizistan. Madre e figlio dovranno affrontare un ambiente naturale tanto splendido quanto ostile, i suoi pericoli, la sua gente e soprattutto se stessi.
Adattamento del romanzo di Laurent Mauvignier.
Giovedì 15 ottobre
Caos – Sala dell’Orologio
Ore 18
Derniers jours à Shibati
Regia di Hendrick Dusollier
2017
Nell’immensa città di Chongqing, l’ultimo dei vecchi quartieri sta per essere demolito e i suoi abitanti trasferiti. Il regista fa amicizia con il piccolo Zhou Hong e Madame Xue Lian, gli ultimi testimoni di un mondo che presto scomparirà. Il racconto si snoda tra le tappe dello smantellamento di una zona popolare che, in dieci anni, è diventata il più grande agglomerato del mondo – 83.000 chilometri quadrati o, se paragonata a Parigi, trenta volte la città e la sua regione. Il film documentario è una suggestiva evocazione della rapida modernizzazione della Cina.
Giovedì 22 ottobre
Caos – Sala dell’Orologio
Ore 18
Pickpocket
Regia di Robert Bresson
1959
Quinto film di Robert Bresson, è considerato la sua opera più compatta e raffinata sul piano formale. Narra la storia di Michel, un giovane studente che, prima per necessità poi per vocazione, pratica l’arte del borsaiolo fin quando Jeanne cambia la sua vita e gli indica la via del riscatto. Lo stesso regista definisce la sua opera un film di “mani, oggetti e sguardi”. Questo distacco quasi documentaristico, accompagnato dalla sospensione di ogni giudizio morale, evidenzia i temi cari a Bresson. L’inquietudine del borsaiolo Michel è scandita da una voce fuori campo che legge il diario del giovane. Michel si riappacificherà con sé stesso e troverà la sua pace spirituale.
FESTIVAL GEMELLARTE, GLI ORGANIZZATORI E I PARTNER
Il Festival GemellArte è un progetto creato dalla casa editrice Gn Media.
Con il patrocinio di: Ambasciata francese in Italia, Institut Français Italia, Comune di Terni, Regione Umbria, Comune di Saint’Ouen e Camera di Commercio di Terni.
Partner dell’evento: l’associazione culturale X-Frame Aps.
Media partner: Exibart.com
LE PROSSIME EDIZIONI
GemellArte, è evidente, si propone come un’iniziativa di carattere culturale di stampo fortemente civico.
Per via di questa duplice natura e coerentemente con gli scopi che si prefigge, appare riduttivo limitare il progetto a due Paesi (Italia e Francia), ma si può meglio estendere a più Stati, europei e non solo, partendo dai gemellaggi già “attivi”, seppure scarsamente supportati da iniziative concrete e mirate, che vadano al di là delle normali dinamiche politiche o istituzionali.
Il binomio Italia-Francia, già più che collaudato in termini di scambi culturali e contaminazioni, rappresenta un solido punto di partenza e di slancio dell’iniziativa, grazie soprattutto al coinvolgimento dell’Ambasciata francese in Italia.
Non può sfuggire, infatti, l’ulteriore e più che prezioso gemellaggio già in essere tra le due capitali, Roma e Parigi, che offre scenari immensi dal punto di vista di scambi artistici e culturali, che potrebbero quindi evolvere e svilupparsi al di là dei prestiti che normalmente avvengono nei circuiti museali, attraverso una dimensione più “popolare”, potendo magari rappresentare uno strumento utile per il coinvolgimento delle periferie e quindi di gallerie o strutture distanti dai “soliti” centri culturali delle capitali.
Per un ulteriore obiettivo individuabile nel progetto, cioè quello della valorizzazione delle periferie cittadine, sempre più emarginate nel complesso sviluppo delle città, oltre a quello delle province già citato nei punti precedenti.
È altrettanto evidente come un progetto di questo tipo si presti particolarmente per la creazione di un percorso artistico e culturale che potrebbe trovare (e offrire) uno slancio anche in termini di sviluppo turistico, tenendo conto della sempre maggiore propensione degli italiani e degli europei al turismo culturale.