Valeria Alessandrini, assessore di Terni ai Gemellaggi: ‘Riscoprire il senso di comunità’
L’assessorato ai Gemellaggi del Comune di Terni è parte attiva della prima edizione del festival di arte contemporanea Gemellarte, che per la prima volta in Italia lega due città gemellate, Terni e Saint-Ouen, dal punto di vista artistico e culturale.
L’assessore Valeria Alessandrini fa il punto sul ruolo del suo assessorato e sulla manifestazione in programma a maggio.
Assessore Alessandrini, da quanto tempo esiste il gemellaggio tra la città di Terni e Saint Ouen?
“La Carta del Gemellaggio tra Terni e Saint-Ouen è stata firmata nel 1961, 58 anni fa”.
Come si configurano oggi gli scambi fra Terni e Saint Ouen alla luce di questo gemellaggio?
“Si configurano come scambi di visite di delegazioni e di cittadini che tendono a rafforzare i valori comuni dell’amicizia, della pace e della cooperazione fra i popoli, contro le minacce della guerra, della discriminazione razziale e della miseria, valori che sono alla base della Carta firmata 58 anni fa e confermata nuovamente in occasione del 50esimo anniversario, nel 2011. In questa cornice, si inscrivono le iniziative particolari. Ricorrenti sono gli scambi in campo sportivo con la consueta partecipazione dei partner francesi alla Maratona di San Valentino, alla Maratona delle acque e alla gara podistica del Circuito dell’Acciaio e la partecipazione annuale di una nostra delegazione alla manifestazione podistica ‘Vivicittà’ a Saint-Ouen. Sentita è anche la partecipazione a tornei di scacchi organizzati nelle rispettive città. Gli scambi culturali riguardano il campo dell’arte, con la partecipazione a mostre di pittura e di filatelia. In passato questi scambi sono stati più intensi grazie ad una maggiore disponibilità economica di bilancio, diminuita nel tempo per entrambe le municipalità per problemi di bilancio. È intenzione dell’attuale amministrazione intensificare nuovamente i rapporti con Saint-Ouen”.
Secondo lei, i patti di gemellaggio, di partenariato, di amicizia e di solidarietà tra Terni e altre città e altri territori, appunto gemellati, servono ad abbattere le barriere culturali tra gli Stati?
“Servono ad avvicinare realtà diverse e distanti, non solo fisicamente, l’una con l’altra, allargare le conoscenze e arricchirsi reciprocamente di nuove esperienze”.
Come assessore ai Gemellaggi, quali sono le iniziative che ha promosso e qual è il suo miglior ricordo di queste esperienze?
“Come nuova amministrazione stiamo cercando di dare nuovo impulso a tutte le valide iniziative del passato, compresi appunto gemellaggi e patti di amicizia. Stiamo valutando la possibilità di ampliare i rapporti in essere attraverso l’attuazione di proposte innovative in grado di coinvolgere la città, la scuola, le anime vive del territorio”.
Assessore Alessandrini, tra qualche settimana Terni inaugurerà il primo festival sui gemellaggi, Gemellarte, cosa ne pensa?
“Ci lasciamo alle spalle un periodo molto critico per il territorio e questo tipo di eventi possono solo far bene ad una città come Terni che oggi ha bisogno come non mai di riscoprire il senso della partecipazione, della festa, della comunità e di vivere esperienze che si rifanno all’arte e alla cultura”.
Consiglierebbe ad altre città di vivere un’esperienza simile?
“Assolutamente sì. Chi ama la propria città deve essere orgoglioso di mostrarla al mondo. Non bisogna mai chiudersi in se stessi ma è fondamentale aprirsi a nuove esperienze e collaborare con quelle realtà che condividono la stessa voglia di condivisione”.